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BREVE STORIA DELLA SEZIONE DI PERUGIA
Fin dal 1874, Quintino Sella , che - per motivi di studio e affinità di pensiero - era intimo amico di Giuseppe Bellucci, lo spronava a costituire a Perugia una Sezione del Club Alpino Italiano, cosa che Bellucci fece nel 1875. Il C.A.I. a Perugia fu subito attivissimo tanto che nel 1879 organizzò il XII Congresso Nazionale, con manifestazioni così eclatanti da imporsi, con ben 39 soci, all'attenzione degli alpinisti e di tutta la cittadinanza. Basta ricordare in quell'anno e per tale occasione, la imponente Esposizione Umbra e l'ascensione al Vettore con venticinque alpinisti venuti da tutta l'Italia, fra i quali una Signora,la contessa Lucia Rossi Scotti, di Perugia, che ne fa in una lettera un'accurata descrizione. Nel 1887, sempre Presidente Bellucci, cominciano i lavori per la costruzione di un Osservatorio-Rifugio sul Vettore, poi non portati a termine. Così per trent'anni, sino al 1905, anno in cui cessa quasi all'improvviso ogni attività ed i soci confluiscono nella società sportiva Fortebraccio e Libertas. Nel 1921 gli appassionati di montagna si ricostituiscono sotto la denominazione "Società Escursionisti Giuseppe Bellucci", Presidente il figlio Bruno Bellucci, sino al 1952, anno in cui riprende l'attività della Sezione sempre con la Presidenza di Bruno Bellucci. Da tale data, con l'edesione di 31 soci, la Sezione ha conosciuto sempre costanti progressi, nelle attività e nel numero dei soci. All'escursionismo iniziale, si sono aggiunte la speleologia, l'alpinismo, lo sci, lo sci alpinismo, lo sci escursionismo, il forrismo, il mountain bike, il coro. Attualmente la sezione conta circa 700 soci.
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