ALPI MARITTIME FRANCESI
DIFFICOLTÀ: EE
1° giorno (venerdì 24) DISLIVELLO IN SALITA: 720 m TEMPO DI PERCORRENZA: 3 ORE 2° giorno (sabato 25) DISLIVELLO IN SALITA: 700 m DISLIVELLO IN DISCESA: 1200 m TEMPO DI PERCORRENZA: 6-7 ORE QUOTA MASSIMA: 2573 m s.l.m. LOGISTICA: Partenza ore 14:30 di giovedì 23 settembre dal Parcheggio del
Bove. Trasferimento (pullman? Mezzi propri?) km 540 circa. PRENOTAZIONI: Per prenotazione ai rifugi è necessario dare la propria adesione
entro la data del 06.09.04 presso la
tabaccheria Bellucci in Piazza Matteotti. ABBIGLIAMENTO: da alta montagna: giacca a vento, pile, mantellina, cappello,
guanti, occhiali,… Obbligatori gli scarponi! NOTE: Percorso impegnativo per il tipo di fondo caratterizzato da un
abbondante sfasciume. La valle, plasmata dai ghiacciai, presenta scisti
levigati e striati, rocce montonate sulle quali si rinvengono la maggior
parte delle incisioni rupestri, e massi erratici, elementi incongrui che
indicano l’estensione raggiunta dal ghiacciaio in epoche di glaciazione. L’itinerario non presenta tratti
esposti né percorsi di cresta, si raccomanda tuttavia una adeguata
preparazione fisica.
Per informazioni,
contattare i direttori di gita: Francis Ercolanoni
075-6979508 / 340-6223108 Francesco Tegliucci 075-34169 N.B.: Per il pernottamento al Rifugio C.A.F.,
ricordarsi di portare la tessera soci CAI per usufruire dello sconto. |
Il Monte Bego appartiene al
settore sudorientale del massiccio dell’Argentera, sul versante estremo della
catena delle Alpi Marittime, in territorio francese. Questi rilievi formano un
nodo orografico minore modellato dalle glaciazioni, delimitato a levante dal
profondo solco della Valle Roia, che mette in comunicazione la Liguria di
Ponente e il Nizzardo con il Cuneese. Costellata da decine di laghi, in
ambiente aspro e selvaggio, la zona è tutelata dal Parco Nazionale del
Mercantour.
Sacro al Dio Toro, il Monte
Bego presenta una elevata incidenza annua di fenomeni temporaleschi piuttosto
violenti. È quindi naturale che sin dalle prime fasi del Neolitico (5000 anni
a.C.) questo monte osservabile dalla costa sia diventato il luogo sacro per
eccellenza dell’intera regione e venerato quale entità fecondatrice della madre
terra. Un’incisione in particolare, il cosiddetto “fantoccio” o “uomo dalle
braccia a zig-zag”, sottolinea il ruolo propiziatorio di queste incisioni: il
fulmine che accompagna la pioggia irrora le terre che danno linfa e vita
all’uomo; non per niente, circa un migliaio di incisioni riguardano scene di
aratura. Molte anche le armi e tantissimi i corniformi (13.399 incisioni),
tutti più o meno orientati verso la cima del Bego o del Rocher des Merveilles,
che compaiono sempre sullo sfondo.
La caratteristica
principale che distingue le incisioni protostoriche del Bego da quelle di quasi
tutti i soggetti incisi su roccia nelle altre valli alpine è la raffigurazione
in pianta degli animali o con la proiezione laterale delle zampe e della coda,
laddove in Valcamonica, per esempio, i soggetti sono ritratti di lato.
In tutto oltre 32.000
incisioni catalogate, distribuite su una superficie di 4000 ettari, cui si
devono aggiungere più di 3000 graffiti lineari e alcune centinaia di incisioni
di età storica (romane) e recente (medioevo, pastori all’alpeggio e qualche
vandalo moderno).
La maggior parte delle incisioni protostoriche
appartiene all’antica Età del Bronzo (2000.-1700 a.C.), periodo di eccezionale
siccità che richiedeva la transumanza estiva di greggi e mandrie.
Dettaglio:
GIOVEDÌ
23 Partenza alle 14:30 dal
Piazzale del Bove.
Arrivo stimato a Tende
21:00. Cena e pernottamento in Gîte d’Étape.
VENERDÌ 24 Visita
al Musée des Merveilles. Approvvigionamento
viveri per l’escursione di sabato. Trasferimento a Saint-Dalmas de Tende.
Dal Lac des Mésches (1390 m
s.l.m.) con breve risalita doppiamo il Rifugio Neige et Merveilles.
Un’agevole risalita della Vallée
de l’Enfer fuori dal boscato e ubertoso Vallon de la Miniére conduce in breve
(3 ore circa) al Refuge des Merveilles a quota 2111 m s.l.m. sulle sponde di un
lago artificiale (Lac Long Supérieur). Pernottamento al Refuge des Merveilles
del Club Alpin Français (C.A.F.)
SABATO 25
Oggi finalmente vedremo le incisioni, che per quantità e bellezza rivaleggiano
con quelle a noi più familiari della
nostra ValCamonica, sia pure inferiori in quanto a varietà.
Sveglia alle ore 6:00.
Partenza dal Rifugio alle ore
7:00 (per godere della luce radente dell’alba e per un migliore apprezzamento
delle incisioni rupestri)
Ci immettiamo nel
millenario sentiero (oggi un tratto del G.R. 52) che attraversa la Valle
glaciale delle Meraviglie. Le norme del parco non consentono di uscire dai
sentieri tracciati se non accompagnati da una guida ufficiale del parco.
Tuttavia lungo il percorso vedremo senz’altro le incisioni medievali e moderne
della c.d. Parete Vetrificata, la “Stele del Capo Tribù”, il c.d. “Cristo” e
moltissimi corniformi, di gran lunga la tipologia di incisioni maggiormente
rappresentata in questa come nelle valli limitrofe. Superato il Lac des
Merveilles, dall’alta valle per un passo montano (Baisse de Valmasque)
riscendiamo brevemente verso le sponde del Lac du Basto che lasciamo alla
nostra sinistra per guadagnare il passo (Baisse de Fontanalba) che dà adito
alla valle di Fontanalba. Da qui, ormai lasciato il G.R. 52, all’ombra
dell’affilata cresta est del Monte Bégo, per lungo sentiero, scendiamo all’abitato
di Casterino (1550 m s.l.m.) dove pernottiamo in Gîte d’Étape.
DOMENICA 26 Trasferimento
da Casterino a La Brigue e visita alla Chapelle de Nôtre-Dame des Fontaines per
ammirare un bizzarro ciclo di affreschi quattrocenteschi di tal Giovanni
Canavesio con scene bibliche e apocalittiche.
Nel pomeriggio, partenza alla volta di Perugia. Rientro stimato ore 21